Per tutta la durata della mostra, nell’auditorium attiguo alle sale espositive ci saranno conferenze e proiezioni liberamente aperte al pubblico.

La partecipazione agli eventi è gratuita.  In caso di visite di gruppo (scuole, associazioni, grossi gruppi...) è necessario, per motivi organizzativi, che il referente proceda al più presto alla registrazione al seguente link.

Domenica 22 Novembre - ore 17:00

Lucio Rossi (CERN - Ginevra) 

LHC, il bosone di Higgs e le tecnologie per illuminare i segreti della materia

Gli acceleratori di particelle con I loro rivelatori sono dei giganteschi microscopi che illuminano i segreti della materia, permettendo di vedere particele come il bosone di Higgs. Il Large Hadron Collider del CERN ha un programma per aumentare la sua luminosità per spingere ancora più in là le frontiere della conoscenza. Ma la corsa per vedere di più, generando una luce ancor più fine, non si arresta e già si parla della prossima macchina da 100 km che potrebbe costituire il prossimo passo di questa avventura appassionante verso i segreti dell’universo.

 

luciorossi Il relatore:  Laureato in Fisica nel 1980, dal 1992 professore del Dipartimento di Fisica dell'Università di Milano, ha condotto ricerche nel  settore dei materiali superconduttori e magneti superconduttori per fisica delle particelle e fisica nucleare. Dal 2001 è al CERN di Ginevra, dove  è stato chiamato a essere responsabile dei superconduttori e magneti per il progetto LHC (Large Hadron Collider), il piu grande strumento  scientifico del mondo che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs. Il sistema magnetico, oltre  a essere la spina dorsale dell’acceleratore,  ne è la parte tecnologicamente piu avanzata ed è costato circa 1200 milioni di €, oltre la metà del costo totale del progetto LHC. Dal 2011  Rossi è alla testa del nuovo progetto CERN High Luminosity LHC. Basato su nuove tecnologie in corso di sviluppo, come magneti da 12 Tesla  e cavi superconduttori da 150 kA, e con costo valutato in circa 1 miliardo di Euro, il progetto mira a migliorare le prestazioni in luminosità di un  fattore 5-10 all’orizzonte del 2025. Nel periodo 2010-13 è stato tra i proponenti del nuovo acceleratore (Very) High Energy LHC da 30-100 km, divenuto recentemente Future Circular Collider. Autore di oltre 130 pubblicazioni su riviste internazionali, è membro di numerosi comitati Internazionali. Nel 2007 è stato insignito del IEEE Superconductivity Award alla carriera a Philadelphia-USA ed è stato nominato IEEE Fellow il 1 gennaio 2013 (IEEE è la piu grande organizzazione professionale nel mondo scientifico) ed è stato IEEE Distinguished speaker per il Council of Superconductivity nel 2012-13. Nel settembre 2008 è stato insignito dell’Angil dal Dom dalla Città di Piacenza, nel 2012 è divenuto “Piacentino Benemerito” ed è stato nominato “Piacentino dell’Anno” nel luglio 2014. Oltre all’attività di ricerca scientifica L. Rossi svolge una intensa attività di divulgazione scientifica con un interesse alla relazione tra scienza e tecnologia, certezza e verità.

 

 

Martedì 24 Novembre - ore 10:30

Francesco Priolo (Università di Catania)

Luce e Nanotecnologie

In questo seminario su Luce e Nanotecnologie vengono illustrate, nell’anno internazionale della luce, la nascita della fotonica, la scienza che studia il controllo della luce, le relazioni con le nanotecnologie, le origini di entrambi questi importanti campi di ricerca e l’impatto per la società. La nascita delle nanotecnologie viene fatta risalire alla famosa lezione di Feynman del 1959 “There is plenty of room at the bottom” tenuta al meeting dell’American Physical Society. La fotonica nasce invece col concetto di quanto di luce e ha le sue radici nelle ricerche pionieristiche di Planck, sul corpo nero, e di Einstein sull’effetto fotoelettrico.
Il seminario utilizza poi due grandi sfide per l’umanità, la sfida energetica e quella dell’informazione e comunicazione globale, per dimostrare come fotonica e nanotecnologie siano in grado di rispondere alle richieste della società contemporanea e come all’Università di Catania gli studi in questi campi siano all’avanguardia.
Per il problema energetico viene mostrato come le nanotecnologie possano migliorare l’efficienza delle celle solari e siano alla base del fotovoltaico del prossimo futuro. Per la società dell’informazione si mostra come la miniaturizzazione dei chip microelettronici, basata sulla legge di Moore, tragga vantaggio dall’integrazione con la fotonica attraverso la creazione di dispositivi fotonici - LED, laser, cristalli fotonici, guide e fibre ottiche – integrati con la tecnologia del silicio. La lezione si conclude mostrando esempi di nanostrutture realizzate inconsapevolmente dall’uomo nel corso della storia passata – in epoca romana - o presenti in natura – dalle farfalle ai camaleonti – bellissime ed in grado di ispirare ricerche future.

 

priolo Il relatore: Francesco Priolo è nato a Catania il 25 Novembre 1961. Laureato in Fisica con 110/110 e la lode nel 1985  all’Università  di Catania, dopo la laurea ha effettuato uno stage presso la Fredrik-Schiller Universitat di Jena (Germania) e  nel 1989 ha ottenuto il  titolo di dottore di ricerca. In questo periodo ha ricevuto il Graduate Student Award della Materials  Research Society a Boston per i  suoi contributi alle transizioni di fase indotte da fasci ionici. Dopo un periodo di ricerca  presso i Bell Laboratories di Murray Hill  (USA), ed un periodo di collaborazione con la STMicroelectronics, nel 1991 è  entrato in organico presso l’Università degli Studi di  Catania. E’ professore ordinario di Fisica della Materia all’Università  di Catania.  E’ attualmente Presidente della Scuola Superiore  dell’Università di Catania per la formazione di  eccellenza. Nel Febbraio 2004 è stato fondatore, promotore e primo direttore de l  Centro di Ricerca e Sviluppo MATIS confluito poi nel CNR. E’ editor e collaboratore di numerose riviste scientifiche internazionali. Il 2 Giugno 2001, in occasione della Festa della Repubblica, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, motu proprio, gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti scientifici.  I principali campi di ricerca riguardano le nanotecnologie e la scienza dei materiali  per l’elettronica, la fotonica, ed il fotovoltaico. In questi campi è autore di oltre 300 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali (ISI), autore di un libro (Light emitting Silicon for Microphotonics, edito dalla Springer),  Editor di 10 libri, detentore di 3 brevetti internazionali, frequente relatore a congressi scientifici nazionali ed internazionali (circa 100 relazioni su invito), nonchè organizzatore di una ventina di congressi scientifici internazionali.  I risultati scientifici conseguiti dal suo gruppo nell’ambito della fotonica a base di silicio, ed in particolare la scoperta di guadagno ottico in nanostrutture di silicio (Nature vol. 408, p. 440 (2000) con oltre 1500 citazioni), hanno ottenuto notevole risonanza anche a livello di stampa internazionale (es. The Economist, Financial Times).

 

 

 

Venerdì 27 Novembre - ore 10:30

Alessandro Farini (Istituto Nazionale di Ottica - FI)

Luce e Arte

È impossibile separare la nostra visione dalla luce, ciononostante il rapporto tra luce, visione e percezione non è ancora oggi completamente chiarito. Possiamo vedere un oggetto perché la luce colpisce l'oggetto, l'oggetto riflette alcune lunghezze d'onda e parte della radiazione elettromagnetica può raggiungere la nostra retina, ma gran parte del processo di visione avviene nel nostro cervello. La nostra retina è qualcosa di completamente diverso dal CCD di una macchina fotografica, perché la retina è una parte di un cervello che può già analizzare il segnale luminoso: la luce misurata da uno strumento e luce percepita dal cervello sono due cose diverse. Ciò è rilevante per molti settori applicativi: lighting design, resa cromatica del monitor, smartphone, riproduzione del colore e così via. Modificare la luce che illumina un oggetto vuol dire cambiarne il colore, spesso in maniera assai rilevante. Fortunatamente il nostro sistema visivo è in grado di riadattare la nostra visione con diverse illuminazioni; questa capacità è stata recentemente sotto i riflettori a causa del famoso dibattito su #thedress nei social network. Questo è particolarmente evidente quando ci si occupa di beni culturali. Le nuove sorgenti LED consentono oggigiorno di illuminare i dipinti utilizzando soluzioni molto diverse. Presso il laboratorio dell’Istituto Nazionale di Ottica-CNR situato all’interno dell’Opificio delle Pietre Dure abbiamo caratterizzato gli spettri di emissione delle sorgenti (tra cui un Raffaello) ed abbiamo studiato la risposta delle persone a diversi tipi di illuminazione. I risultati mostrano come i LED si stiano affermando come lampade di buona resa del colore, anche se il sottogruppo formato da storici dell’arte e restauratori continua a preferire le tradizionali sorgenti alogene.

Nel corso del colloquio verrà mostrato qualche esempio del rapporto tra luce e visione, coinvolgendo il pubblico con alcuni esperimenti dal vivo, insieme con i risultati preliminari circa la percezione dei dipinti.

farini Il relatore: Alessandro Farini è un fisico laureato presso l’Università di Firenze dove ha conseguito anche la  specializzazione in Ottica. È il responsabile del laboratorio di Psicofisica ed Ergonomia della Visione presso l’Istituto  Nazionale di Ottica del CNR (INO-CNR). Il laboratorio è dedicato alla psicofisica applicata, ed in particolare allo studio  dell’illuminazione e dell’ottica oftalmica. È docente di Ottica Geometrica e Ottica Fisica presso il Corso di Laurea in Ottica e  Optometria dell’Università di Firenze. Dal 1995 è docente presso l’Istituto Ricerca e Studi in Ottica e Optometria di Vinci.  Farini è anche appassionato di diffusione della cultura scientifica. Ulteriori informazioni sul sito Internet dell’INO  www.ino.it/home/farini, sul blog www.riflessioniottiche.it e sui social network Facebook  www.facebook.com/alessandro.farini e Twitter twitter.com/alefarini. 

 

Sabato 28 Novembre - ore 19:00

Marco Pallavicini (Università e INFN - Genova)

I nuovi occhi per guardare il cielo

Dopo millenni passati a guardare il cielo solo con la luce visibile a occhio nudo, oggi possiamo osservare l’Universo con molti occhi nuovi. Il seminario racconterà ciò che i nuovi occhi ci mostrano dal centro delle stelle, dal cuore delle galassie e dalle più remote regioni dello spazio e del tempo.

marco pallaviciniIl relatore:  Professore Associato di Fisica Generale e Fisica delle Astroparticelle all'Università di Genova. Nel campo della fisica delle particelle, delle astroparticelle e del neutrino dal 1990, ha svolto la sua tesi di laurea e di dottorato al Fermilab di Chicago. In quegli anni ha sviluppato competenze di analisi dati, simulazione, elettronica e costruzione di rivelatori. Dal 1995 al 1999 ha lavorato in BaBar (California, SLAC) per lo studio della violazione della simmetria CP nel sistema dei mesoni B.  Nel 1998 è diventato ricercatore INFN, dedicandosi alla fisica dei neutrini solari (Borexino al Gran Sasso), a quella del neutrino (Cuore al Gran Sasso) e quella dei raggi cosmici di altissima energia (progetto EUSO con ASI e ESA).  Ha presieduto per 8 anni lo Steering Committee dell’esperimento Borexino, del quale è stato poi co-portavoce dal 2011 al 2014.  Borexino nel 2007 ha pubblicato la prima misura in tempo reale del flusso dei neutrini solari del Be-7 ed è oggi riconosciuto come il più importante progetto di fisica nei neutrini solari in attività. Nel 2010 ha fornito la prima misura certa del flusso dei geoneutrini e la prima misura a bassa energia dei neutrini solari del B-8. Borexino ha anche pubblicato la misura di precisione al 5% dei neutrini del Be-7, la prima osservazione diretta dei neutrini p-e-p e ha migliorato la misura sui geo-neutrini. Recentemente è stata realizzata la prima misura in tempo reale dei neutrini pp. Dal 2004 si occupa anche dell’espeirmento Cuore, un progetto per la ricerca del doppio decadimento beta senza neutrini e per la misura della natura del neutrino e della sua massa. Cuore cerca il decadimento del Te-130 per mezzo di rivelatori bolometrici ai LNGS. L’esperimento è oggi in costruzione e il suo funzionamento e’ previsto per il 2016. Nel 2013 ha vinto un progetto ERC Adv Grant per la realizzazione di un innovativo esperimento per la ricerca di neutrini sterili con Borexino chiamato SOX. Nel giugno 2014 è stato eletto Presidente della Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN che finanzia i progetti di fisica del neutrino, fisica underground e fisica delle astroparticelle e delle onde gravitazionali.

Please publish modules in offcanvas position.